GIARDINI E LABIRINTI
DAL GIARDINO DI LIVIA AL GIARDINO CUBISTA
LABIRINTI DAL MITO ALL'IDEA DI GIARDINO
Emanuela Briani
<< In cammino per labirinti e giardini
La ricerca iconografico - storico - figurativa è stata realizzata con immagini che focalizzano i vari periodi, pensate come “teatrini” realizzati con materiale povero e di recupero nella convinzione che quanto più un linguaggio è tecnologicamente povero, tanto più prepotenti ed articolati, si fanno i processi evocativi.
Le immagini hanno come obiettivo quello di essere di facile e piacevole lettura per stimolare l’osservatore a molteplici percorsi di approfondimento,
L’itinerario inizia con il giardino di epoca romana, realizzato con particolari di affreschi pompeiani (Viridarium della casa di Livia, la Primavera di Stabia, ecc. ); prosegue con l’hortus conclusus medioevale ricostruito con particolari da opere di artisti dell’epoca, per passare poi al rigore geometrico del giardino rinascimentale, evidenziato con le opere dell’Utens e di F. Colonna.
Alle opere d’artisti come Veronese, Pozzoserrato e Fasolo è invece assegnato il compito di far rivivere l’atmosfera della vita in villa nel tardo cinquecento veneto e così fino a giungere al giardino cubista, realizzato affiancando le strutture di Guevrekian ad opere di Picasso e Braque.
Il tema del Labirinto, da luogo del mito all’idea di giardino si sviluppa si sviluppa partendo da ricostruzioni immaginarie del Palazzo di Cnosso e dopo una rapida panoramica sui labirinti dei mosaici romani e sui tracciati penitenziali delle cattedrali medievali e su prato in prossimità delle coste dell’Europa settentrionale, si arriva al labirinto nel giardino come luogo dell’amore e del gioco, ricostruendo con immagini evocative e fantasiose quest’idea-struttura.
Mmento conclusivo di questo percorso “giocoso” è il labirinto di Villa Pisani a Strà, dove per la memoria collettiva, parola e luogo si identificano.