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Il III secolo a.C.



Sala XIII
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I corredi funerari delle ultime sale rappresentano emblematicamente le fasi finali della vita di Spina, divenuta un centro produttivo con caratteristiche autonome e con rimandi alla cultura italica dedito allo scambio con i popoli e la cultura celtica.
Un ampio repertorio di vasi apuli in ceramica di Gnathia (dal nome del centro di produzione in Puglia) ed etruschi a vernice nera, in particolare di Volterra (Etruria settentrionale, attuale Toscana), uniti a vasellame di produzione locale, si osserva nei corredi databili tra la seconda metà del IV e l’inizio del III secolo a.C. Ne è significativo esempio la tomba 785 di Valle Trebba, cui danno una attribuzione femminile lo skyphos (bicchiere) sovradipinto in ceramica di Gnathia, di uso muliebre, la pisside (scatoletta per gioielli con coperchio) e il cratere decorato da un’elegante testa femminile con corona e sakkos (cuffia), capolavoro della produzione alto-adriatica. Quattro ciotole a vernice nera di produzione italiota (Magna Grecia), rare a Spina, datano il corredo della tomba 552C di Valle Pega alla metà del III secolo a.C.
Una sepoltura particolare si distingue dalle altre, la tomba 83 di Valle Trebba. Datata agli inizi del III secolo a.C., testimonia l’esistenza di individui immigrati, accolti all’interno delle comunità etrusche e da esse riconosciuti come “stranieri”, provenienti dal grande e circostante “mondo celtico” con il quale gli stessi Etruschi continuano ad avere rapporti. Gli storici antichi, come Polibio e Strabone, riferendosi alle ultime fasi di vita dell’Etruria padana parlano spesso di “mescolanza” e di coesistenza non conflittuale tra le popolazioni locali e le popolazioni celtiche. Il giovane Celta di Spina porta con sé due oggetti caratteristici, un bracciale in vetro e un giavellotto in ferro. Gli askoi, contenitori per liquidi , a forma di animale, di produzione attica o etrusca, e gli unguentari in pasta vitrea importati dall’Oriente, oltre a sottolineare il rango elevato del defunto, dimostrano la circolazione a Spina di merci di lusso atte a soddisfare, ancora tra IV e III secolo a.C., le esigenze dei più ricchi abitanti, anche di quelli stranieri.
Necropoli 39

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Orari:

Orari: da martedì a domenica ore 9.30-17.00 (chiusura biglietteria ore 16.30). Lunedì chiuso


 

Costo biglietto:

Intero € 6,00

Biglietto integrato con Museo Nazionale Etrusco "P. Aria" di Marzabotto € 7

Ridotto € 2,00 (cittadini EU di età compresa tra i 18 e i 25 anni).

Ridotto € 1,00 (ingresso solo giardino)

Gratuità: visitatori di età inferiore a 18 anni; giornalisti con tesserino; studenti delle facoltà di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della Formazione o Lettere e Filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico; visitatori con disabilità (con accompagnatore).

 

Servizi al pubblico:

Sala per conferenze e convegni, accessi facilitati.